Corrente

20 anni di successo per le baby finestre


Quest’anno la Festa della Mamma coincide con il 20° anniversario dell’apertura, ad opera dell’Aiuto svizzero per madre e bambino (ASMB) e dell’Ospedale di Einsiedeln, della prima baby finestra in Svizzera. Le baby finestre hanno salvato la vita di numerosi bebè e oggi sarebbe impensabile non averle.

Prima apertura a Einsiedeln

Nei cinque anni precedenti l’apertura, nel 2001, della prima baby finestra, erano stati uccisi o abbandonati in Svizzera 13 neonati. Occorreva urgentemente una soluzione che permettesse alle donne in situazioni di estremo bisogno di deporre in modo anonimo e in condizioni sicure il loro neonato.
Dopo meticolosi preparativi, l’Aiuto svizzero per madre e bambino insieme all’ Ospedale di Einsiedeln, il 9 maggio 2001, alla presenza di numerosi media, presentavano al pubblico la prima baby finestra.
Il concetto della baby finestra convince e gode di ampia popolarità. L’ASMB oggi, in collaborazione con diversi ospedali svizzeri, gestisce sei baby finestre.

Baby finestra senza alternative
Accade che vi siano gestanti convinte che nessuno debba sapere del loro stato e del parto, e di non essere in grado di crescere il loro bambino. Grazie alle baby finestre possono deporre il loro neonato in modo anonimo e al sicuro. Le baby finestre assolvono pertanto al compito che erano state chiamate ad assolvere: prevenire l’abbandono di neonati e gli infanticidi. Inoltre, il deporre un bebè in una baby finestra è legale.
Quale alternativa viene spesso citato il parto confidenziale, una soluzione che tuttavia espone l’identità della madre e del bambino a una cerchia importante di persone attive in ambito sanitario, amministrativo e assicurativo. Inoltre, all’età di 18 anni il bambino ha il diritto di conoscere l’identità della madre. Il parto confidenziale non garantisce quindi l’anonimità. Si tratta di un parto normale, con la sola differenza della divulgazione dell’identità differita di 18 anni.

La madre può reclamare il suo bebè
La consegna di un bebè alla baby finestra viene notificato all’autorità regionale di protezione dei minori e degli adulti (APMA). La APMA avvia dapprima la ricerca di genitori affidatari e poi di genitori adottivi. La madre ha 12 mesi di tempo per reclamare il suo bambino.
In questi 20 anni, su 26 madri, 13 hanno rivelato la loro identità. Fra queste, sei hanno reclamato, e riottenuto, il loro bambino. L’ASMB le segue presso l’APMA e se necessario fornisce un sostegno finanziario.

Critiche iniziali in gran parte zittite
La creazione di una baby finestra costituiva una novità assoluta 20 anni fa. Non erano mancate le critiche: la consegna anonima di un bambino era illegale, si diceva. Ma non è così, poiché il neonato viene affidato a una struttura medica dedicata e non corre alcun rischio per la sua incolumità. Con la consegna anonima di un neonato, la madre, pur restando ignota, non commette un reato. Ad oggi non è stata comminata alcuna multa per il mancato annuncio della nascita.
Quando la questione verte sulla domanda se sia prioritario il diritto alla vita o il diritto a conoscere i propri genitori biologici, la risposta non può essere che quella data nell’ottobre 2016 dalla Consigliera federale Sommaruga: «La salvaguardia della vita di un bambino prevale di gran lunga la violazione del suo diritto di conoscere le proprie origini.»

Occorrono più baby finestre
Se tra il 1997 e il 2001 in Svizzera sono stati abbandonati o uccisi ogni anno in media quasi tre neonati, nel ventennio di esistenza delle baby finestre questo numero è sceso a meno di uno all’anno e sono stati consegnati nelle baby finestre 26 neonati.
Che occorrano ulteriori baby finestre lo dimostrano i casi di Därstetten e di Reconvillier nel Cantone di Berna. In queste regioni, come in tutta la Romandia, a Lucerna e a San Gallo, le baby finestre sono assenti. Tuttavia, più ce ne sono, più neonati potranno essere salvati, evitando che stati di bisogno acuto si trasformino in tragedia!

Il finanziamento
Una baby finestra costa circa 70’000 franchi. Un’importante voce di spesa è costituita dai genitori affidatari. I costi sono coperti dall’ASMB. Rivolgiamo perciò un appello per il sostegno delle baby finestre a tutti coloro che si adoperano a prevenire l’abbandono di neonati e gli infanticidi.
Le donazioni con la dicitura «Baby finestra» effettuate sul conto postale sono utilizzate esclusivamente a tale scopo: CP 40-30000-7, Aiuto svizzero per madre e bambino, 4142 Münchenstein, IBAN: CH34 0900 0000 4003 0000 7.